Raffaele Lombardo (1950-2009)
sabato 14 novembre 2009
Noto calciatore catanese. Ha militato per svariati anni nei campionati cosiddetti politici regionali prima e nazionali poi, occupando quasi sempre il ruolo di regista occulto.
Ha esordito nel lontano 1977 nelle fila delle giovanili della più forte squadra di allora: la Democrazia Cristiana. Qui ha fatto tutta la carriera possibile e immaginabile: da magazziniere a tesoriere nel giro di un ventennio scarso. Quando la squadra, per motivi squisitamente giudiziari (un fallimento improvviso della proprietà), si sciolse, Lombardo contribuì attivamente alla nascita della poco nota CCD (vedi scheda sotto) e della più famosa UDC. Militando, in entrambi i casi, non soltanto nei campionati regionali ma anche in quelli nazionali. Con alcune presenze anche nelle Coppe Europee.
Negli anni Novanta fu al centro di alcune querelle giudiziare. Si parlò di combine e di compra-vendita di partite. Non si è mai saputo l'esatto sviluppo della vicenda: pare che il nostro si fosse appropriato di ingenti somme di denaro, frutto degli incassi stagionali e di varie operazioni illecite durante l'arco di alcuni campionati regionali. Fu dapprima condannato alla radiazione a vita da tutti i campionati nazionali ed esteri, salvo poi essere definitivamente assolto in appello dalla Corte Federale.
Nel 2005, stanco di essere preso sotto gamba dalla dirigenza della società che lui stesso aveva aiutato a fondare, decise di mettersi in proprio. Fondò così l'MPA (Movimento Popolare per le Autonomie), squadra della fu ed è presidente unico, dirigente massimo, giocatore e magazziniere.
Con questa sua nuova creatura si è tolto le maggiori soddisfazioni possibili arrivando perfino a disputare un Campionato Europeo per Club, giocando insieme alla compagine del Nord Italia (La LEGA) capitanata dal mitico funambolo padano Umberto Bossi. Grazie ai successi ottenuti con questa compagine, Lombardo riuscì ad arrivare - in tempi brevissimi - ai massimi livelli dirigenziali della Federazione Regionale Siciliana di Sport Politici (FRSSP). Ne fu eletto presidente, con un gran consenso di voti, il 14 aprile del 2008.
La sua presidenza è stata una delle più tormentate e, ahilui!, anche una delle più brevi della storia della FRSSP. Lombardo infatti fu costretto ad abbandonare la presidenza nel novembre del 2009, dopo aver fatto fuori politicamente una lunga serie di avversari storici ed ex-amici quali Totò Cuffaro e tutta la corrente ex-democristiana a lui facente capo.
Passerà alla storia per... Ehm, passerà alla storia per...
Mmmm... Ma siamo sicuri che passerà alla storia?!?
La sua carriera:
1977-1994 Democrazia Cristiana (dalle giovanili alla serie regionale)
1995-2002 Centro Cristiano Democratico (Serie regionale)