Diego Cammarata (1951-2009)
domenica 1 novembre 2009
Attuale sindaco di Palermo, laureato in Giurisprudenza, è avvocato cassazionista e, credeteci, di cassazate ne ha fatte parecchio nella sua carriera politica. È stato docente di diritto dell'informazione e della comunicazione e di teoria e tecnica della promozione di immagine all'Università degli Studi di Palermo. Ancora oggi i suoi ex studenti ricordano con affetto il corso monografico da lui tenuto e intitolato "L'immagine di una città. Come conquistarla per poi riperderla in nemmeno un quinquennio". Dal 1996 al 2001 è stato coordinatore provinciale di Forza Italia, e ancora oggi ci si chiede come mai. Il 25 maggio 2001 eletto deputato nella XIV Legislatura alla Camera, dove ha fatto parte fino al 2006 della Commissione politiche dell'UE.
Il 25 novembre 2001 è stato eletto sindaco di Palermo al primo turno, con il 56,1% dei voti (anche se oggi tutti negano di averlo mai fatto): all'inizio la sua candidatura aveva creato malumori nel centro-destra e Francesco Musotto, anch'egli esponente di Forza Italia, si candidò senza successo alla carica di primo cittadino contro Cammarata. Successivamente, dopo che Musotto divenne presidente della provincia di Palermo, i dissapori tra i due si stemperarono. Nelle consultazioni del 2007 è stato rieletto sindaco di Palermo, con il 53,5% dei voti (V. sopra), nonostante la forte opposizione rappresentata da Leoluca Orlando che ha denunciato la presenza di forti brogli elettorali. Il 28 marzo 2008 sono stati arrestati due presidenti di seggio che, nelle elezioni del 2007, avrebbero falsificato - praticando lo sport più in voga durante una qualsiasi manifestazione elettorale siciliana - 580 schede favorendo una lista che appoggiava Cammarata. Nell'Ottobre 2008 vengono arrestati altre tre persone appartenenti alla lista 'Azzurri per Palermo' (io non c'ero, lo giuro!), che sosteneva il sindaco Cammarata, per aver falsificato 450 schede elettorale: un numero comunque irrilevante di schede false rispetto all'esito del voto amministrativo. Talmente irrilevante che le elezioni sono andate a buon fine lo stesso... Per Cammarata, ben inteso. Il 22 luglio 2008 è stato eletto presidente dell'ANCI in Sicilia. Nel 2009, l'Amministrazione comunale guidata da Cammarata è stata "investita", nessun ferito per fortuna, dagli scandali relativi alla precedente gestione dell'Amia, l'azienda ex municipalizzata per la raccolta dei rifiuti, che presenta un buco di centinaia di milioni di euro, e da quello, rivelato da "Striscia la Notizia", relativo alla barca di proprietà del sindaco, che sarebbe stata "custodita" dal dipendente di un'altra ex società comunale (la Gesip), il quale l'avrebbe affittata in nero a terzi. Su entrambe le vicende la magistratura ha attualmente in corso due inchieste separate.
E' morto, politicamente, nel 2009. Il colpo di grazia gli è stato inferto da un ex-amico, tale Raffaele Lombardo, quando questi - in preda a delirio di onnipotenza - ha presentato la candidatura alle Olimpiadi del 2020 della città di Palermo. Senza nemmeno avvisarlo. E, soprattutto, quando perfino il consiglio comunale - composto per la maggior parte da amici degli amici (amici e guardati!) - gli ha sonoramente bocciato il raddoppio dell'addizionale IRPEF...
Passerà alla storia come affitta-barche.