Angelino Alfano (1970- ?)

giovedì 26 novembre 2009

Causa prevista introduzione processo breve [stop] anche questa scheda sarà breve [stop] Angelino Alfano nasce ad Agrigento [stop] e ancora se lo ricordano [stop] Laureato in giurisprudenza presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano [stop] si distingue bne presto per le sue doti [stop] quali ancora non si sa [stop] Democristiano da sempre [stop] ha pensato bene di sposare poi la causa di Forza Italia [stop] dimostrando grande coerenza [stop] Dal 2005 è coordinatore regionale di Forza Italia in Sicilia [stop] tradendo il suo mentore, Micciché [stop] aiutando il vecchio amico Cuffaro [stop] perché gli amici non si tradiscono mai [stop] Diventa ben presto, però, il pupillo di Sua Emittenza, Silvio Berlusconi [stop] Tanto che, l'8 maggio 2008, viene nominato Ministro della Giustizia [stop] E ancora oggi ce lo ricordiamo bene [stop] Attualmente risulta indagato dalla Procura di Roma per abuso d'ufficio [stop] Ma le sue geniali intuizioni legislative lo aiuteranno a risolvere ogni pendenza giudiziaria [stop] Il lodo che passerà alla storia col suo nome [stop] unico nel panorama europeo, prevede la sospensione dei processi a carico delle quattro più alte cariche dello stato [stop] per l'intera durata del loro mandato [stop] E meno male che qualcuno [stop] dei pazzi sicuramente [stop] lo ha dichiarato incostituzionale [stop] Anche perché [stop] nel 2002, La Repubblica [stop] noto giornale scandalistico della capitale [stop] rende conto della presenza di Alfano al matrimonio della figlia di Croce Napoli, indicato dagli inquirenti come boss mafioso di Palma di Montechiaro e morto nel 2001 [stop] Con tanto di video amatoriale della festa [stop] ad accertare la cosa [stop] Alfano avrebbe dichiarato a sua difesa [stop] "Credevo di essere su Scherzi a Parte. Sapete quanto è burlone il mio amato presidente..." [stop] Nell'ottobre del 2009 il pentito di mafia Ignazio Gagliardo [stop] lo ha accusato di aver chiesto aiuti elettorali alla mafia [stop] Accusa prontamente rintuzzata dallo stesso ministro [stop] con queste audaci parole [stop] "E che fa? Se un amico ha bisogno gli dici di no?" [stop] Passerà alla storia [stop] e quel giorno saremo tutti un po' più contenti [stop] (La foto è una gentile concessione di Artefatti)

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Raffaele Lombardo (1950-2009)

sabato 14 novembre 2009

Noto calciatore catanese. Ha militato per svariati anni nei campionati cosiddetti politici regionali prima e nazionali poi, occupando quasi sempre il ruolo di regista occulto.
Ha esordito nel lontano 1977 nelle fila delle giovanili della più forte squadra di allora: la Democrazia Cristiana. Qui ha fatto tutta la carriera possibile e immaginabile: da magazziniere a tesoriere nel giro di un ventennio scarso. Quando la squadra, per motivi squisitamente giudiziari (un fallimento improvviso della proprietà), si sciolse, Lombardo contribuì attivamente alla nascita della poco nota CCD (vedi scheda sotto) e della più famosa UDC. Militando, in entrambi i casi, non soltanto nei campionati regionali ma anche in quelli nazionali. Con alcune presenze anche nelle Coppe Europee.

Negli anni Novanta fu al centro di alcune querelle giudiziare. Si parlò di combine e di compra-vendita di partite. Non si è mai saputo l'esatto sviluppo della vicenda: pare che il nostro si fosse appropriato di ingenti somme di denaro, frutto degli incassi stagionali e di varie operazioni illecite durante l'arco di alcuni campionati regionali. Fu dapprima condannato alla radiazione a vita da tutti i campionati nazionali ed esteri, salvo poi essere definitivamente assolto in appello dalla Corte Federale.

Nel 2005, stanco di essere preso sotto gamba dalla dirigenza della società che lui stesso aveva aiutato a fondare, decise di mettersi in proprio. Fondò così l'MPA (Movimento Popolare per le Autonomie), squadra della fu ed è presidente unico, dirigente massimo, giocatore e magazziniere.
Con questa sua nuova creatura si è tolto le maggiori soddisfazioni possibili arrivando perfino a disputare un Campionato Europeo per Club, giocando insieme alla compagine del Nord Italia (La LEGA) capitanata dal mitico funambolo padano Umberto Bossi. Grazie ai successi ottenuti con questa compagine, Lombardo riuscì ad arrivare - in tempi brevissimi - ai massimi livelli dirigenziali della Federazione Regionale Siciliana di Sport Politici (FRSSP). Ne fu eletto presidente, con un gran consenso di voti, il 14 aprile del 2008.

La sua presidenza è stata una delle più tormentate e, ahilui!, anche una delle più brevi della storia della FRSSP. Lombardo infatti fu costretto ad abbandonare la presidenza nel novembre del 2009, dopo aver fatto fuori politicamente una lunga serie di avversari storici ed ex-amici quali Totò Cuffaro e tutta la corrente ex-democristiana a lui facente capo.

Passerà alla storia per... Ehm, passerà alla storia per...
Mmmm... Ma siamo sicuri che passerà alla storia?!?

La sua carriera:
1977-1994 Democrazia Cristiana (dalle giovanili alla serie regionale)
1995-2002 Centro Cristiano Democratico (Serie regionale)

2002-2005 Unione Di Centro (dalla serie regionale alla Serie A)
2005-2009 Movimento Popolare per l'Autonomia (Serie A; Campionato Europeo per Club)

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Il Cannolo (900 d.C. - ?)

mercoledì 4 novembre 2009

Il cannolo è una delle specialità più conosciute della pasticceria siciliana. Dal latino canna, al singolare significa - letteralmente - piccolo tubo. I cannoli venivano originariamente preparati in occasione del carnevale e pare che la loro storia risalga addirittura al mitico harem di Caltanissetta. Col passare del tempo la preparazione ha perso il suo carattere di occasionalità ed ha conosciuto una notevolissima diffusione sul territorio nazionale, divenendo in breve un rinomato esempio dell'arte pasticcera italiana nel mondo.
Si compone di una cialda di pasta fritta (detta scorza e lunga da 15 a 20 cm con un diametro di 4-5 cm) ed un ripieno a base di ricotta. Per la scorza, si formano piccoli dischi di pasta (fatta di farina di grano tenero, vino, zucchero e strutto) che vengono arrotolati su piccoli tubi, da cui il nome, di metallo e poi fritti - tradizionalmente nello strutto - oggi anche in grassi meno costosi. Prima delle moderne leggi in materia d'igiene, la pasta veniva arrotolata su piccoli cilindri ottenuti ritagliando normali canne di fiume, che diedero così il nome al dolce. Il ripieno tradizionale consiste di ricotta di pecora setacciata e zuccherata, ma recentemente alcune pasticcerie hanno iniziato a produrne anche con ricotta di mucca, pur meno saporita di quella ovina, con crema pasticciera o crema di cioccolato. Ci sono poi differenze locali, che prevedono l'aggiunta di pezzi di cioccolato, di canditi, di granella di pistacchi o nocciole. Il cannolo farcito viene poi spolverato di zucchero a velo. I cannoli vanno riempiti al momento di mangiarli; questo perché, con il passar del tempo, l'umidità della ricotta viene assorbita dalla cialda facendole perdere la sua croccantezza. Per evitare questo inconveniente, alcuni pasticcieri rivestono la superficie interna del cannolo con cioccolato fuso: in questo modo, l'involucro non si impregna rimanendo croccante per più tempo.
Nella Sicilia orientale esistono le varianti alla crema e al cioccolato ma, coi tempi che corrono (la crisi, i buchi di bilancio delle varie amministrazioni locali, ecc.), è allo studio una variante cosiddetta disegnata: prendete un vostro amico e assicuratevi che sappia disegnare bene. Munitelo di fogli di carta, abbastanza resistenti, e di matite e pennarelli colorati. Ditegli dunque di desgnarvi un bel cannolo riccamente colorato. Lasciate asciugare il tutto e potrete passare così ore allegre e spensierate ricordando, con gustosa nostalgia, i bei tempi di quando i cannoli ve li potevate davvero permettere.
I cannoli hanno goduto, recentemente, di un'inasepttata popolarità internazionale grazie a Totò Cuffaro, già governatore della Regione Sicilia, quando questi li ha usati per festeggiare - in maniera discreta, occorre ricordarlo - la condanna a cinque anni di reclusione e all'interdizione dai pubblici uffici per rivelazione di segreto d'ufficio e favoreggiamento semplice ad alcuni presunti mafiosi. Del festeggiamento - discreto, ripetiamo - ne parlano tutti giornali nazionali e non, esagerando il tono. Come se un qualunque cittadino non fosse libero di festeggiare una qualsivoglia condanna. Il povero Cuffaro, altresì noto come zu Vasa Vasa (per la sua insana attitudine allo sbaciucchiamento), ha poi dovuto - pressato dalle troppe critiche seguite ai festeggiamenti - rassegnare le dimissioni dalla sua carica tanto prestigiosa.
Passerà alla storia con un nomignolo attribuitogli da una tribù di nativi americani, i Chirihua: SchankaTanka (Colui che è stato schiacciato da un cannolo selvaggio).
Oggi i bambini, guardando la foto sopra riportata (copyright fotoLobo), sono usi dire: "Talè, ma cu è du panzuni sutta 'u cannolu?!?" [Trad.: "Accipicchia, ma chi è quel pingue signore posto al di sotto del cannolo?!?"]

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Diego Cammarata (1951-2009)

domenica 1 novembre 2009

Attuale sindaco di Palermo, laureato in Giurisprudenza, è avvocato cassazionista e, credeteci, di cassazate ne ha fatte parecchio nella sua carriera politica. È stato docente di diritto dell'informazione e della comunicazione e di teoria e tecnica della promozione di immagine all'Università degli Studi di Palermo. Ancora oggi i suoi ex studenti ricordano con affetto il corso monografico da lui tenuto e intitolato "L'immagine di una città. Come conquistarla per poi riperderla in nemmeno un quinquennio". Dal 1996 al 2001 è stato coordinatore provinciale di Forza Italia, e ancora oggi ci si chiede come mai. Il 25 maggio 2001 eletto deputato nella XIV Legislatura alla Camera, dove ha fatto parte fino al 2006 della Commissione politiche dell'UE.
Il 25 novembre 2001 è stato eletto sindaco di Palermo al primo turno, con il 56,1% dei voti (anche se oggi tutti negano di averlo mai fatto): all'inizio la sua candidatura aveva creato malumori nel centro-destra e Francesco Musotto, anch'egli esponente di Forza Italia, si candidò senza successo alla carica di primo cittadino contro Cammarata. Successivamente, dopo che Musotto divenne presidente della provincia di Palermo, i dissapori tra i due si stemperarono. Nelle consultazioni del 2007 è stato rieletto sindaco di Palermo, con il 53,5% dei voti (V. sopra), nonostante la forte opposizione rappresentata da Leoluca Orlando che ha denunciato la presenza di forti brogli elettorali. Il 28 marzo 2008 sono stati arrestati due presidenti di seggio che, nelle elezioni del 2007, avrebbero falsificato - praticando lo sport più in voga durante una qualsiasi manifestazione elettorale siciliana - 580 schede favorendo una lista che appoggiava Cammarata. Nell'Ottobre 2008 vengono arrestati altre tre persone appartenenti alla lista 'Azzurri per Palermo' (io non c'ero, lo giuro!), che sosteneva il sindaco Cammarata, per aver falsificato 450 schede elettorale: un numero comunque irrilevante di schede false rispetto all'esito del voto amministrativo. Talmente irrilevante che le elezioni sono andate a buon fine lo stesso... Per Cammarata, ben inteso. Il 22 luglio 2008 è stato eletto presidente dell'ANCI in Sicilia. Nel 2009, l'Amministrazione comunale guidata da Cammarata è stata "investita", nessun ferito per fortuna, dagli scandali relativi alla precedente gestione dell'Amia, l'azienda ex municipalizzata per la raccolta dei rifiuti, che presenta un buco di centinaia di milioni di euro, e da quello, rivelato da "Striscia la Notizia", relativo alla barca di proprietà del sindaco, che sarebbe stata "custodita" dal dipendente di un'altra ex società comunale (la Gesip), il quale l'avrebbe affittata in nero a terzi. Su entrambe le vicende la magistratura ha attualmente in corso due inchieste separate.
E' morto, politicamente, nel 2009. Il colpo di grazia gli è stato inferto da un ex-amico, tale Raffaele Lombardo, quando questi - in preda a delirio di onnipotenza - ha presentato la candidatura alle Olimpiadi del 2020 della città di Palermo. Senza nemmeno avvisarlo. E, soprattutto, quando perfino il consiglio comunale - composto per la maggior parte da amici degli amici (amici e guardati!) - gli ha sonoramente bocciato il raddoppio dell'addizionale IRPEF...
Passerà alla storia come affitta-barche.

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